EDITORIALE
Primo numero del 2014.
Con una veste nuova, che per noi ha il significato di continuare a migliorarci per riuscire a dare a voi lettori un servizio di informazione e approfondimento sempre più chiaro e diretto.
Le tre parole chiave rimangono le stesse: Lavoro, Mutualità, Beni Comuni, come non cambia il nostro cantiere di lavoro che in questi anni ha visto la partecipazione attiva di chi, con quelle parole, ci fa i conti tutti i giorni. Pensando, ragionando, costruendo esperienze e buone pratiche che possono fare la differenza. Che dicono di sostenibilità possibile.
La partita che si sta consumando sul tema “appalti nelle scuole” ha aperto in modo preoccupante e per certi aspetti drammatico il nuovo anno. Lì dentro riconosciamo la politica dei tagli, quella che parla una lingua di numeri e percentuali. È una lingua di imperativi: le somme devono tornare, i bilanci, per essere approvati, devono essere in pareggio, i costi superflui devono essere abbattuti. Ma che cosa succede quando la lingua degli imperativi deve rispondere alle domande di chi ne parla un’altra, di lingua?
Il cosiddetto “appalto scuole” aveva dato alla cooperazione sociale di inserimento lavorativo di Torino e cintura un impulso spettacolare. Ci riferiamo a una vera e propria rivoluzione culturale e di politiche attive sul territorio che quasi vent’anni fa ha visto entrare il mondo della cooperazione sociale di tipo B in una delle roccaforti del settore pubblico: le pulizie nelle scuole elementari, allora sotto la diretta gestione dei Comuni. Oggi, di fronte agli ultimi tagli relativi agli appalti nelle scuole, ci è sembrato doveroso riaprire quel file, soprattutto per contrastare l’immemoria che condanna al silenzio uno dei progetti più interessanti espressi a Torino nell’ambito delle politiche sociali di questi ultimi anni.
Abbiamo quindi deciso di dedicare a questo tema un intero Speciale che accompagna questo numero di SOLIDEA e che vede la partecipazione di alcuni dei protagonisti di quella fortunata stagione.
La nostra riflessione sul lavoro cooperativo, però, non si ferma qui. Attraverso il contributo di Franco Marengo, presidente della Cooperativa Il Riccio che ha celebrato i suoi vent’anni, abbiamo gettato uno sguardo sugli orizzonti che una cooperativa può oggi immaginarsi sia nel sistema cooperativo, sia nel contesto locale e al sistema di welfare. Con Claudio Caffarena abbiamo approfondito, a seguire, il tema della disabilità e di alcune parole chiave per provare a traguardare nuovi orizzonti.
Affrontando il tema del welfare, naturale passaggio è stato un focus sul Fondo SOLIDEO che rappresenta una parte di un interessante progetto mutualistico prodotto all’interno di un gruppo di cooperative sociali torinesi. La scelta di investire in opportunità mutualistiche a favore dei propri soci in questo caso è nata dalla convinzione che la mutualità è anche un valore della cooperazione sociale: e oggi è diventato quanto mai necessario e urgente, visto l’acuirsi della crisi, sperimentare concrete forme di welfare integrativo.
Sempre nell’orbita della mutualità, continuiamo poi il nostro viaggio di conoscenza tra buone pratiche e nuove esperienze lasciando la parola alla SOMS di orticultori Domenico Ferrero.
Ragionando di Beni comuni, ci è sembrato importante riportare l’attenzione sulla questione acqua e sulle proposte che il Forum dei movimenti per l’acqua continua a portare avanti, nel segno di una visione di società basata sulla partecipazione popolare e sulla difesa della nostra casa comune. Casa comune che parla anche attraverso le diverse esperienze che, in questi ultimi anni, stanno cercando di costruire una filiera nuova per il commercio alimentare: equa, il più possibile corta e radicata sui territori che sia garanzia di giustizia e rispetto per tutti ed in particolare consumatori e produttori. Come il progetto Origine, appena inaugurato nel quartiere di San Salvario a Torino.
In chiusura, non potevano mancare anche quest’anno i nostri suggerimenti di letture SOLIDE(A). E poi una novità: quest’anno potrete venirci a trovare al Salone del libro di Torino dall’8 al 12 maggio: un’occasione per conoscerci, per confrontarci, per aprire nuovi cantieri di lavoro e progettazione.
Buona primavera da tutti noi!
ABBONARSI diventa un segnale di interesse, la voglia di condividere un pezzo di strada partecipando in prima persona alla costruzione di una rete di esperienze culturali e sociali che a loro volta possono diventare moltiplicatori di nuove reti. – VAI ALLA PAGINA DEDICATA ALLA RIVISTA SOLIDEA